I media digitali sono stati prima una passione, poi l'oggetto dei miei studi e infine la mia professione. Mi occupo infatti di consulenza e sviluppo di software interattivo, sia esso un sito, un'applicazione web, un videogame promozionale o altro.
Anche se ogni tanto mi capita di lavorare su commissione curando con il cliente ogni aspetto del lavoro, la mia professionalità si applica al meglio nel fornire un servizio di integrazione o supporto al lavoro di agenzie pubblicitarie, agenzie di comunicazione e organizzazione di eventi, web agency, software house o studi grafica sia da consulente nella fase progettuale che in quella successiva dell'implementazione come sviluppatore.
Che si tratti di operare più in autonomia o più in sinergia in ogni caso lavorare (bene) in compagnia è sempre più interessante che da soli 🙂
Posso realizzare siti web (o parti di siti web) con funzionalità particolari e un sistema di gestione dei contenuti ad hoc.
Nella mia più che ventennale esperienza ho lavorato (da solo, o ben più spesso in collaborazione) a siti aziendali, cataloghi di prodotti, mini-siti e landing pages collegati a campagne pubblicitarie, concorsi e giochi con premi a estrazione e altro ancora.
In generale nel cercare soluzioni attribuisco grande importanza a robustezza, leggerezza, manutenibilità, accessibilità, sicurezza, aderenza agli standard, orientamento alla tutela degli utenti sia in termini di privacy che di esperienza d'uso.
Nello sviluppo quando possibile e sensato preferisco evitare grossi framework e librerie o di far dipendere il funzionamento del sito da terze parti.
Rispetto a un sito web, che è un software incentrato sulla comunicazione, un'applicazione è un software che serve per portare a termine dei compiti, anche se nella realtà la differenza non è netta: un sito può benissimo contenere delle applicazioni tra i suoi contenuti, e viceversa.
Mi è capitato di realizzarne diverse, con differenti gradi di complessità: configuratori di prodotti, strumenti di gestione di prenotazioni, di gestione di organigrammi e di gestione di documenti o strumenti di creazione contenuti da condividere su social media e simili.
Tra applicazioni native (cioè sviluppate e compilate per essere installate su un particolare sistema operativo e distribuite per lo più tramite canali "store" di terze parti) e applicazioni web (cioè che funzionano direttamente nel browser o anche offline in una finestra del browser dentro a un "guscio" o link sulla schermata desktop/home) nei casi più comuni ritengo siano preferibili le applicazioni web, per ragioni di economicità, flessibilità, manutenibilità e libertà di distribuzione.
Mi sono dedicato sempre con piacere allo sviluppo di videogame dagli anni 2000 quando lo strumento principe per questo tipo di contenuti era Flash.
Da allora mi sono occupato di giochi di intrattenimento sponsorizzati per riviste online, giochi promozionali stand-alone oppure come parte del media mix di campagne pubblicitarie o anche associati a gadget premio per sottoporre questionari o raccogliere dati in punti vendita, fiere ed eventi.
Per quanto semplici possano essere i videogiochi spesso comportano più impegno di quello che potrebbe sembrare. È un tipo di lavorazione che richiede di dedicare molto tempo alle iterazioni di test e di tenere un occhio sempre puntato sulle performance e abbisogna di materiali multimediali ad hoc. Difficilmente è un'impresa che affronto da solo e ovviamente si tratta di prodotti della categoria "casual games", ben lontani dalle produzioni milionarie dei videogame commerciali.
Anche se ormai la maggior parte delle persone ha accesso a internet sempre e ovunque ci sono occasioni in cui fornire agli utenti un dispositivo informativo interattivo è preferibile a lasciare che si arrangino con un QR-code.
Qualche volta mi è capitato di predisporre contenuti interattivi sia online che offline per dare informazioni e istruzioni, per raccogliere dati e per proporre piccoli giochi o questionari . Recentemente ho visto sempre più spesso utilizzare tablet, più economici e portabili, dati in uso temporaneo o utilizzati guidati da un addetto, rispetto a più costosi e ingombranti (anche più appariscenti) chioschi o totem touch screen, soprattutto per eventi estemporanei.
Quando ne ho tempo mi piace molto tenermi aggiornato e sperimentare le opportunità che la tecnologia informatica offre (ce ne sono infinite) per cultura professionale e per pura curiosità.
In questo ultimo periodo di turbinoso fermento delle tecnologie e dei servizi legato soprattutto all'intelligenza artificiale ho deciso di consolidare in maniera sistematica e ampliare le mie conoscenze di base per poter agire con maggiore consapevolezza e agilità nello scenario futuro.